Cos’è la CILA: chi la deve fare e quanto costa

La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) è un documento fondamentale nell’ambito dell’edilizia in Italia. Serve a comunicare alle autorità locali e al Comune l’inizio dei lavori di costruzione o ristrutturazione di un edificio. Questo documento è richiesto per garantire che i lavori rispettino le leggi edilizie e urbanistiche vigenti. La CILA è uno strumento di controllo per l’autorità comunale e garantisce che i progetti siano in linea con le normative vigenti per la sicurezza, l’urbanistica e l’edilizia.

Chi deve presentare la CILA

La CILA deve essere presentata da chiunque intenda avviare lavori edilizi, che si tratti di privati cittadini, imprese edili o enti pubblici. È obbligatoria sia per i lavori di costruzione ex novo che per quelli di ristrutturazione, e deve essere presentata prima dell’inizio effettivo dei lavori. Questo documento è necessario anche per interventi edilizi di piccole dimensioni. Ad esempio, la realizzazione di una tettoia o la costruzione di una recinzione. A meno che tali lavori siano espressamente esentati dalle normative locali.

L’obbligatorietà della CILA si estende sia ai lavori di costruzione ex novo, come la creazione di nuovi edifici o strutture, sia ai lavori di ristrutturazione, che riguardano la modifica o il miglioramento di edifici esistenti. In entrambi i casi, è fondamentale presentare la CILA prima dell’inizio effettivo dei lavori. Questo significa nessun cantiere può essere aperto senza che la CILA sia stata approvata dalle autorità competenti.

È importante sottolineare che la CILA non riguarda soltanto progetti edilizi di grande portata. Anche interventi di piccole dimensioni, come la costruzione di una tettoia per riporre attrezzi o la realizzazione di una recinzione per delimitare un’area, rientrano nell’ambito di applicazione della CILA. Tuttavia, esistono alcune eccezioni, poiché alcune normative locali possono esentare specifici tipi di lavori da questa obbligazione. Ad ogni modo, è sempre prudente verificare con attenzione le regolamentazioni locali per essere certi della propria conformità.

Cosa deve contenere questo documento per iniziare i lavori 

La CILA deve contenere una serie di informazioni, tra cui:

  1. Dati anagrafici del richiedente: Nome, cognome o ragione sociale dell’ente, indirizzo, e dati di contatto.
  2. Descrizione dettagliata dei lavori: Deve essere fornita una descrizione completa dei lavori che si intende realizzare, inclusi i dettagli tecnici e architettonici.
  3. Dichiarazione di conformità alle normative: Il richiedente deve dichiarare che i lavori saranno condotti in conformità con le leggi edilizie e urbanistiche vigenti.
  4. Documentazione tecnica: La CILA deve essere corredata da documentazione tecnica, come planimetrie, relazioni tecniche e computi metrici, che dimostrino la conformità del progetto alle normative.
  5. Asseverazione: La CILA deve essere asseverata da un professionista abilitato, come un geometra o un architetto, che attesti la veridicità delle informazioni fornite.
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Quando bisogna presentare la CILA

La Certificazione di Inizio Lavori (CILA) trova applicazione in situazioni specifiche: è prevista per interventi edilizi non contemplati negli articoli 6, 10 e 22 del D.P.R. 380/2001, il cosiddetto Testo Unico in materia edilizia. Di conseguenza, sono esclusi dalla necessità di presentare la CILA tutte le attività legate all’edilizia libera, quelle che richiedono un permesso di costruire e gli interventi soggetti alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

La tabella A della sezione II del Decreto Legislativo 222/2016, intitolata “Ricognizione degli interventi edilizi e dei relativi regimi amministrativi”, oltre a delineare questa clausola residuale, elenca anche alcune tipologie di intervento per le quali è obbligatorio presentare la CILA, tra cui:

  • Manutenzione straordinaria leggera
  • Restauro e risanamento conservativo leggero
  • Eliminazione delle barriere architettoniche
  • Attività di ricerca nel sottosuolo in aree interne al centro edificato
  • Movimenti di terra non correlati all’attività agricola
  • Serre mobili stagionali con strutture in muratura
  • Realizzazione di pertinenze minori

In particolare, per quanto riguarda il primo punto, va specificato che rientrano in questa categoria “interventi e modifiche necessari per rinnovare e sostituire parti degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, purché tali lavori non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso”. Questa definizione comprende anche interventi di frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari, che possono comportare variazioni nelle superfici delle singole unità immobiliari e nel carico urbanistico, a condizione che la volumetria totale degli edifici rimanga invariata e che le destinazioni d’uso originarie siano mantenute. Questi interventi includono anche l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, a patto che non coinvolgano le parti strutturali dell’edificio.”

Quanto costa la CILA

Il costo associato alla procedura CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) quando gestita da un geometra è soggetto a una variabilità che rientra nell’intervallo compreso tra 500 e 1.500 euro. Questo intervallo finanziario perdura sia nel caso in cui la procedura CILA riguardi la regolarizzazione di lavori edilizi già eseguiti, comunemente nota come “pratica di sanatoria”, sia quando essa comprenda una Comunicazione di Inizio Lavori con successivo accatastamento finale.

Tale oscillazione dei costi è in gran parte condizionata dalla località in cui le attività edili devono essere condotte. Le tariffe sono tendenzialmente più elevate nelle aree urbane metropolitane. Inoltre, il costo complessivo deve tenere in considerazione vari fattori, tra cui la natura specifica dell’intervento edile, la necessità di effettuare collegamenti alle reti di servizio pubbliche, nonché le tasse di istruttoria ammontanti a circa 300 euro.

Relativamente all’onorario del geometra, la sua componente finanziaria è suscettibile di significative fluttuazioni. La somma complessiva è soggetta a variazioni in base alle specifiche richieste del cliente e alla gamma di servizi professionali richiesti dal geometra. Di conseguenza, il costo può variare notevolmente a seconda che il professionista debba concentrarsi esclusivamente sulla gestione delle questioni amministrative connesse alla procedura CILA o debba estendere il proprio coinvolgimento all’ambito impiantistico ed energetico, alla supervisione diretta dei lavori, al coordinamento delle attività e alla garanzia della sicurezza degli operatori sul cantiere.

(fonte immagine: Freepic)