Case piccole nel mondo: ecco le più originali
Vivresti in case piccole? A questa domanda, la risposte possono essere molteplici. C’è chi vive in una casa piccola per questioni economiche, chi ci vive per questioni di necessità e chi ci vive perché ama gli spazi piccoli. Sembra impossibile pensarlo, ma non a tutti piacciono i grandi spazi con terrazzi o giardini. Esiste anche un mercato per le case molto piccole che sono conosciute con il nome di tiny house, Tecnicamente sono case molto piccole “staccate” dal terreno e pronteper essere spostate, ma appartengono a questa categoria anche le case piccole stabili.
Cosa sono le tiny house
Il termine “tiny house” deriva dall’inglese e tecnicamente significa “casetta carina”. Nella maggior parte dei casi sono abitazioni prefabbricate di legno che si mimetizzano nell’atmosfera circostante. Le tiny house sono case dagli spazi molto ridotti che rispondono a una sola regola: funzionalità. Avete presente i camper? In linea di massima vige la stessa logica. Nel mondo ci sono diverse tiny house, che partono dai 10 metri quadrati e arrivano fino a 50 mq. Il prezzo può variare dai 5 mila euro fino ai 20 mila.
Le tiny house rappresentano una risposta creativa alle sfide dell’urbanizzazione e dell’aumento dei costi delle abitazioni. Molte persone scelgono di vivere in una tiny house per ridurre al minimo il loro impatto ambientale, utilizzando meno risorse e producendo meno rifiuti. Inoltre, la loro piccola dimensione le rende facilmente trasportabili, consentendo ai proprietari di spostarsi quando lo desiderano e di vivere in luoghi diversi senza dover acquistare una nuova casa.
Oltre alla loro funzionalità, le tiny house offrono spesso un design accattivante e soluzioni creative per ottimizzare lo spazio. Le soluzioni ingegnose includono letti a scomparsa, mobili multifunzionali e l’uso intelligente di ogni centimetro quadrato disponibile. Molte persone che scelgono di vivere in una tiny house lo fanno per ritrovare un senso di libertà, per concentrarsi su ciò che è veramente importante nella vita e per ridurre lo stress legato ai debiti e al possesso di una grande casa. Sebbene vivere in uno spazio così piccolo possa richiedere un periodo di adattamento, molti ritengono che la libertà e la semplicità che le tiny house offrono ne valgano ampiamente la pena.
Case piccole: opere d’arte come Exbury Egg
Exbury Egg è una struttura galleggiante e un progetto artistico che è stato concepito dall’artista britannico Stephen Turner. L’opera d’arte è stata realizzata nel 2012 ed è stata creata in collaborazione con il team SPUD (Space Placemaking and Urban Design), uno studio di architettura e design specializzato in progetti sperimentali.
La sua forma ricorda quella di un uovo, da cui deriva il suo nome. Questa struttura unica nasce per essere autosufficiente con un piccolo spazio abitabile che comprende un letto, una scrivania, una cucina e un bagno. È alimentata da pannelli solari montati sul tetto e da una piccola turbina eolica. L’obiettivo principale del progetto è quello di esplorare il rapporto tra l’arte e l’ambiente, nonché la sostenibilità e la connessione tra l’uomo e la natura.
L’Exbury Egg è stata ancorata nella foce del fiume Beaulieu nel Regno Unito per un periodo di tempo prolungato, consentendo a Stephen Turner di vivere e lavorare all’interno di essa. Durante il suo soggiorno nell’uovo, l’artista ha documentato le variazioni dell’ambiente circostante e ha condotto ricerche sull’ecologia della zona, cercando di approfondire la sua comprensione della natura e dell’ecosistema locale. A tutti gli effetti è un’opera d’arte in evoluzione, in cui la struttura stessa è stata modificata dalla natura e dalle condizioni ambientali nel corso del tempo. È stato un esperimento interessante che ha portato alla creazione di opere d’arte visive, audiovisive e letterarie che riflettono sull’interazione tra l’uomo e l’ambiente naturale. (fonte immagine: ArchDaily)
La casa più piccola della Gran Bretagna
Siamo a Cowny, nel nord est del Galles. Qui si trova una tiny house entrata ufficialmente al 1° posto della classifica delle case più piccole della Gran Bretagna. Le dimensioni sono al limite della vivibilità: ha una superficie di 3,05 metri per 1,8 ed un’altezza di 3, 1 alla gronda. La casa ha assunto il suo ruolo di abitazione fino a maggio del 1990. Il proprietario di allora, Robert Jones, decise di abbandonarla.
Anche se le condizioni sembrano proibitive, questa casa è stata abitata per parecchio tempo. I discendenti poi hanno trasformato questa pittoresca dimora in un’attraente meta turistica completa di una guida, Anne Fletcher, una donna di 58 anni vestita con abiti tipici gallesi pronta ad accompagnare i fortunati visitatori attraverso la straordinaria storia di questa casa unica. Al piano terra è possibile ammirare una piccola sala con camino e fornello per il carbone, un rubinetto e un armadio, e un minuscolo soggiorno adornato da immagini storiche. Nel piano superiore, troviamo un letto con un comodino.
Oggi, i visitatori hanno la possibilità di esplorare Quay House, pagando un modesto ingresso di 1 sterlina a persona, ma con alcune restrizioni. Solo quattro persone alla volta possono accedere e il piano superiore è fuori limite a causa della sua fragilità. Tuttavia, è possibile gettare uno sguardo al piano di sopra grazie a una piccola scala. Questa dimora è considerata un tesoro nazionale, una delle principali attrazioni turistiche della zona. (fonte immagine: Alamy)
Case piccole: 8 metri quadrati a Parigi
Sembra impossibile, ma è la realtà. Kitoko Studio ha trasformato uno spazio di 8 metri quadrati in una casa vivibile di 8 metri quadrati. Si tratta di un unicum nel panorama edilizio francese. Una sorta di moderna versione del monolocale presente nel film italiano “Il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto. Come si può vedere dalle foto, è uno spazio polifunzionale in cui è possibile espletare tutte le funzioni. Si tratta di un concept a scorrimento: è come se tutta la casa fosse incastonata in un armadio a muro. L’effetto è pazzesco: pur essendo così piccola, c’è tutto quello che ci deve essere e lo spazio sembra sufficiente.
Questa meravigliosa sintesi di funzionalità e dimensioni ridotte si traduce in un’esperienza d’uso straordinaria. In questo contesto, la parola “piccola” diventa sinonimo di efficienza e precisione, un esempio lampante di come la forma possa seguire la funzione in maniera impeccabile. Questo approccio all’ottimizzazione dello spazio non solo ci consente di massimizzare l’utilità di un oggetto, ma può anche trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con esso. Nelle cose piccole e ben concepite, ogni gesto diventa intuitivo. Ogni azione si svolge senza sforzo e tutto ciò di cui abbiamo bisogno è proprio lì, a portata di mano.
Quindi, mentre potremmo essere inclini a pensare che le dimensioni siano un limite, ciò che ci mostra questa straordinaria creazione è che, quando il design è all’altezza della sfida, le piccole dimensioni possono essere un punto di forza. Questa è una lezione preziosa da tenere a mente in un mondo in cui lo spazio è sempre più prezioso e la ricerca di soluzioni intelligenti è fondamentale. (fonte immagine: Greenme)
TATA House nano: la casa del futuro
Molte aziende in tutto il mondo stanno cercando di entrare nel mercato del low cost. Fra queste TATA, già passata alla ribalta per aver prodotto l’automobile più economica del mondo.Il prezzo di partenza per un modello di base della Tata è di soli 2000€, ma è importante notare che questa cifra non è valida per i consumatori occidentali. Le aziende in India, per esempio, dovranno essere in grado di mettere sul mercato prodotti più accessibili. In India, lo stipendio medio, si aggira intorno ai 370 euro.
Con soli 500 euro, una cifra incredibilmente bassa persino per una minicasa e considerando gli standard indiani, è possibile diventare proprietari di una casa. Se si considerano i numeri, una dimora che costa meno di un iPad o di una smart TV non rappresenta solo un’opzione economica, ma sembra quasi un sogno irrealizzabile. Va notato che questa casa viene consegnata come un kit, simile all’assemblaggio di un mobile svedese, senza richiedere alcuna competenza in carpenteria. Inoltre, c’è persino una versione “premium” disponibile a 700 euro, già prefabbricata, ma anche questa opzione è incredibilmente economica.